Il Carnevale in Puglia è un’esperienza che va ben oltre le maschere e i coriandoli: è un patrimonio di tradizioni, sapori e spettacoli che affonda le radici in secoli di storia popolare. Dalle città bianche della Valle d’Itria al litorale del Gargano, fino ai borghi della Murgia e della Terra d’Otranto, ogni comunità celebra questa festa con rituali unici, spesso legati al calendario agricolo e ai cicli stagionali. Durante il Carnevale pugliese si mescolano allegria, satira, riti religiosi e folclore contadino, dando vita a un mosaico di eventi che incantano residenti e visitatori. Non mancano i dolci tipici, come le cartiddáte con il miele o il vincotto, i bocconotti con marmellata e crema, e i cannelloni dolci salentini, simboli della convivialità che accompagna i giorni di festa. Partecipare ai Carnevali di Putignano, Massafra, Mesagne e Manfredonia significa immergersi in un viaggio culturale e sensoriale tra i più affascinanti d’Italia.
Il Carnevale di Putignano, in provincia di Bari, è il più antico d’Europa e uno dei più longevi al mondo, con oltre sei secoli di celebrazioni documentate. Nel 2025 ha raggiunto la sua 631ª edizione con sfilate in programma il 16, 22 febbraio, il 2 e il 4 marzo. Già da metà gennaio, a partire dal giorno di Sant’Antonio Abate (17 gennaio), la città si anima con eventi che segnano l’avvicinamento al periodo carnevalesco vero e proprio. Tra questi spiccano i giovedì del Carnevale, giornate dedicate a categorie sociali specifiche, in un mix di satira e tradizione che mette in scena il rapporto tra sacro e profano.
Il cuore pulsante del Carnevale sono i carri allegorici, vere e proprie opere d’arte realizzate dai maestri cartapestai. Le sculture giganti, animate da meccanismi e giochi di luce, rappresentano spesso tematiche sociali, politiche e ambientali, con una forte dose di ironia. La maschera simbolo della città è Farinella, figura nata negli anni Cinquanta e ispirata all’omonima farina di ceci e orzo. Farinella incarna lo spirito popolare, goliardico e allo stesso tempo identitario della comunità.
Accanto alle sfilate, numerosi riti popolari arricchiscono la festa. La Festa dell’Orso (2 febbraio) rappresenta un’antica usanza contadina legata alla previsione del raccolto, mentre l’Estrema Unzione del Carnevale e il Funerale del Carnevale, celebrati nei giorni precedenti il martedì grasso, evocano simbolicamente la fine degli eccessi e l’ingresso nel periodo quaresimale. A chiudere la manifestazione è il suono della Campana dei Maccheroni, con 365 rintocchi che segnano la transizione dal divertimento al digiuno.
Per il 2026 sono già state indicate in via non ufficiale quattro date: 1, 8, 15 e 17 febbraio, quando le strade torneranno a riempirsi di musica, colori e satira. Partecipare al Carnevale di Putignano significa non solo divertirsi, ma anche scoprire una tradizione che ha saputo rinnovarsi nei secoli, diventando un simbolo della Puglia e della sua capacità di unire cultura, arte e festa popolare.
Il Carnevale di Massafra, in provincia di Taranto, nasce nel 1951 grazie all’iniziativa di un gruppo di attori locali che decisero di portare il teatro e la satira tra le strade della cittadina. Da allora la festa è cresciuta fino a trasformarsi in una manifestazione di grande richiamo, caratterizzata da carri allegorici imponenti, maschere buffe e cortei che animano il centro storico. Nel 2025 le sfilate principali si sono tenute il 2 e il 4 marzo, coinvolgendo migliaia di visitatori. Ciò che rende unico questo Carnevale è l’ambientazione: Massafra è conosciuta per le sue gravine, profonde gole naturali che incorniciano la città e offrono uno scenario spettacolare per le celebrazioni. Le vie si riempiono di musica, gruppi mascherati e figuranti che interpretano personaggi della tradizione e dell’attualità, con una forte componente satirica. Per il 2026, il programma è ancora in attesa di conferma.
Spostandoci verso la provincia di Brindisi, il Carnevale di Mesagne rappresenta un’altra importante espressione del folclore pugliese. Le sue origini risalirebbero addirittura al XVI secolo e ai riti dei Lupercalia, feste di purificazione in onore del dio Fauno. Nel tempo si è trasformato in un evento popolare caratterizzato da balli, coriandoli e sfilate che coinvolgono grandi e piccoli. Protagoniste assolute sono le maschere locali: Grappolino, allegoria della viticoltura, e Pizzica Pizzica, che richiama la celebre danza salentina. L’edizione 2025 ha segnato la 262ª edizione della manifestazione, testimoniando la continuità di una tradizione che unisce mito e festa. Anche in questo caso, per il 2026 si è in attesa del calendario ufficiale, ma il Carnevale di Mesagne continua a essere uno degli appuntamenti più attesi del Salento.
Il Carnevale di Manfredonia, conosciuto anche come Carnevale Dauno, è tra i più suggestivi del Sud Italia. La sua peculiarità è legata alla maschera di Ze Pèppe, un personaggio goliardico che ama divertirsi, bere vino e inseguire belle donne. Questa figura incarna lo spirito del Carnevale manfredoniano, che alterna momenti di comicità popolare a coreografie spettacolari.
Nel 2025 la città ha ospitato quattro giornate principali: la grande parata del 23 febbraio, la seconda sfilata il 2 marzo, la festa del martedì grasso il 4 marzo e, a conclusione, l’8 marzo con la “Notte Colorata”. Le strade di Manfredonia si sono trasformate in un palcoscenico a cielo aperto, con carri, gruppi mascherati, scuole di danza e bande musicali. L’evento ha anche una forte valenza turistica: i visitatori, oltre a godere delle celebrazioni, hanno l’occasione di scoprire il patrimonio storico della città, dal castello svevo-aragonese alla Cattedrale, fino alle fontane barocche che decorano il centro.
La manifestazione è inoltre un’occasione di riscatto sociale ed economico per la comunità locale, che attraverso il Carnevale riafferma la propria identità culturale e attira flussi turistici in un periodo di bassa stagione. Per il 2026, il programma ufficiale non è ancora stato diffuso, ma si prevede la conferma di sfilate, eventi collaterali e spettacoli che hanno reso celebre questa festa.
Il Carnevale di Manfredonia si distingue per la capacità di unire il folclore alla modernità, con eventi che coinvolgono i giovani e valorizzano le tradizioni. Ze Pèppe continua a rappresentare il simbolo di un popolo che, attraverso la satira e il divertimento, celebra la vita e affronta con leggerezza i ritmi quotidiani. Parteciparvi significa scoprire un mix unico di musica, danza, gastronomia e cultura garganica.