• Via A. Costa 2, Porto San Giorgio (FM)
 

Farinella: la maschera simbolo del Carnevale di Putignano

La maschera di Putignano

Scoprire Putignano significa immergersi nella tradizione più autentica della Puglia: vicoli bianchi, botteghe d’arte e il sorriso sfrontato di Farinella, maschera ufficiale del Carnevale più antico d’Italia. Tra satira e cartapesta, Farinella incarna lo spirito ironico e creativo di una città che celebra sé stessa con leggerezza, spirito popolare e colore. Nell’itinerario dei tuoi viaggi pugliesi, non perdere l’occasione di incontrare questa icona vivente: ti racconterà storie antiche, ti condurrà nei laboratori di maschere e ti farà assaporare la farinella, l’ingrediente povero che ha dato il nome all’emblema carnevalesco. Segui i suoi campanelli e lasciati guidare tra arte, satira, cultura contadina e feste spettacolari: un’esperienza che va oltre la semplice sfilata, per entrare davvero nel cuore di Putignano.

Le origini della farinella e il passaggio da cibo a simbolo mascherato

La farinella era un alimento semplice ma prezioso: una polvere ottenuta da orzo e ceci tostati, ridotti in una farina finissima che accompagnava fichi secchi, erbe selvatiche e olio. Era un pasto portatile, povero ma nutrientissimo, il cui nome in dialetto (farenèdde o povele) parla di una quotidianità radicata nel territorio. È proprio da questa polvere contadina che nasce il nome della maschera. In epoche anteriori Farinella non aveva un volto definito: era un concetto, un simbolo di astuzia popolare e spirito pungente.

Solo a metà Novecento prende forma iconografica definitiva: nel 1953 (pubblicato nel 1954) il grafico Mimmo Castellano plasma Farinella in una figura riconoscibile, mescolando elementi del giullare medievale e del Jolly delle carte. Il costume assume caratteristiche ben precise: il gonnellino rosso e blu — colori cittadini — dona movimento, mentre il cappello a tre punte con campanelli richiama i tre colli su cui sorge Putignano. Le toppe multicolori evocano la varietà delle storie locali e la frammentazione satirica, reminiscenza dei carri allegorici.

Attraverso questa forma visiva, Farinella diventa qualcosa di più di una maschera: diventa logo vivente, marchio identitario che si intreccia con i manifesti, i carri, il merchandising e la narrazione turistica della città. Il risultato è un’identità forte, immediatamente riconoscibile da visitatori italiani e stranieri: l’ibrido tra popolare e simbolico supera le barriere linguistiche, mentre i dettagli rimandano al genius loci, cioè al legame con il territorio. In questo modo Farinella non è solo intrattenimento: è memoria, linguaggio di satira e fulcro creativo di un’esperienza che unisce arte, identità e comunità.

Il Carnevale di Putignano oggi e le esperienze legate a Farinella

Il Carnevale di Putignano, tradizionalmente inizia il 26 dicembre con la Festa delle Propaggini e prosegue fino al Martedì Grasso: il calendario 2026 è in attesa di conferma ufficiale, mentre l’ultima edizione si è svolta dal 26 dicembre 2024 al 4 marzo 2025. Le principali domeniche di sfilata erano 9, 16, 23 febbraio e 4 marzo.

Durante le settimane di festa la città si anima: le vie del centro si popolano di carri allegorici che portano satire politiche e sociali, coreografie, spettacoli e animazioni. L’Accademia delle Corna organizza il celebre Giovedì dei Cornuti, evento ironico che espone vizi e virtù della comunità attraverso scherzo e spirito bonario. La Festa delle Propaggini, con i propagginanti in abiti contadini che recitano versi pungenti (i “cippon”) in vernacolo, sancisce l’avvio della maschera.

Durante il Carnevale, Farinella è onnipresente: compare sui carri, nei decor, sui manifesti e nei gadget. Molti visitatori scelgono tour guidati nei laboratori di cartapesta, dove si possono vedere fasi di bozzetto, montaggio con tondini di ferro, applicazione della cartapesta e colorazione finale. Spesso è possibile partecipare a workshop o assistere a dimostrazioni. È l’occasione di vivere da vicino il processo creativo che trasforma la materia povera in satira gigante.

In parallelo, non perdere la possibilità di assaggiare la farinella nel suo uso tradizionale: spolverata su verdure, pomodori, pane o latticini, oppure semplicemente con olio extra vergine. Molti panifici e drogherie del centro storico ne preservano l’uso tradizionale. Farinella diventa così ponte tra cultura gastronomica e simbolo carnevalesco — connessione palpabile tra storia materiale e identità.

Visite guidate, itinerari satirici, eventi serali e contest di maschere arricchiscono l’offerta: per chi ama combinare arte, cultura e partecipazione, Putignano è un teatro vivo che celebra con ironia le sue radici.

Come vivere l’incontro con Farinella: itinerari e consigli pratici

Per vivere pienamente l’esperienza di Farinella e del Carnevale, ecco una traccia utile da adattare al calendario ufficiale:

  1. Quando andare
    Pianifica la tua visita tra fine dicembre e febbraio per intercettare le prime sfilate. Le giornate più suggestive sono le domeniche clou e i Giovedì carnevaleschi (come il Giovedì dei Cornuti). Verifica sempre il calendario aggiornato su carnevalediputignano.it.
  2. Laboratori e botteghe
    Rivolgiti ai maestri cartapestai: in molti casi aprono botteghe al pubblico in giorni dedicati. Chiedi se organizzano brevi visite guidate o workshop pratici. Vivi l’esperienza di modellare un bozzetto o di applicare strati di carta.
  3. Tour tematici e satirici
    Segui percorsi narrativi guidati che collegano le storie satiriche dei carri con la vita quotidiana del paese. Ascolta i versi recitati nei Propaggini per comprendere ironia locale e cultura popolare.
  4. Gastronomia tradizionale
    Nei forni e nei piccoli esercizi trova la farinella: prova la sua versione semplice (a crudo con olio) e le varianti locali. Assaggia anche i piatti contadini locali per completare il racconto sensoriale.
  5. Itinerari nei dintorni
    Approfitta del soggiorno per visitare le Grotte di Castellana, a breve distanza, e esplorare la Valle d’Itria (Alberobello, Locorotondo, Martina Franca). In stagione, includi escursioni nel mare di Polignano a Mare e Monopoli.
  6. Consigli pratici
    Porta abbigliamento comodo, strati termici e scarpe adatte. Prenota con anticipo alloggi nel centro storico o masserie limitrofe. E, se hai voglia di portare un ricordo autentico: cerca un piccolo sacchetto di farinella da conservare come simbolo vivente dell’esperienza.

Seguendo questo percorso, l’incontro con Farinella non sarà solo un selfie con la maschera, ma un’immersione nell’anima satirica, contadina e creativa di Putignano.

Vuoi ricevere le offerte?