Nel cuore della Puglia Ionica, Taranto racconta una storia che nasce dal mare e vive ancora tra le sue onde. La leggenda di Taras, giovane eroe della Magna Grecia, è più di un mito: è la chiave per comprendere l’identità profonda della città dei due mari. Secondo la tradizione, Taras – figlio di Poseidone e di una ninfa – fu salvato da un delfino e approdò proprio qui, dove fondò la città destinata a portare il suo nome.
Oggi, chi passeggia sul Lungomare Vittorio Emanuele II percepisce ancora quella connessione antica tra uomo e mare. Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA custodisce le monete greche che raffigurano il giovane sul delfino, testimonianza tangibile di una civiltà raffinata e orgogliosa. Taras è il ponte ideale tra storia, mito e modernità, e continua a essere il simbolo identitario della città, oggi rappresentato in statue, murales e loghi sportivi.
Il nome Taranto deriva dal leggendario Taras, ma la sua nascita si intreccia anche con il mito di Falanto, condottiero spartano che, secondo l’oracolo di Delfi, trovò qui la “terra promessa”. Le due narrazioni convivono: Taras rappresenta la fondazione mitica, Falanto quella storica, e insieme compongono l’anima della Taranto greca.
Nelle antiche monete di argento (stateri), conservate al MArTA, Taras cavalca un delfino e tiene in mano una conchiglia, una vittoria alata o una coppa: ogni elemento ha un significato simbolico, dalla fertilità del mare al legame con gli dèi. Questo giovane sul delfino è diventato l’archetipo dell’eroe che unisce mare e terra, spiritualità e realtà quotidiana.
Nel corso dei secoli, l’immagine di Taras si è evoluta senza perdere forza: il suo profilo compare negli stemmi civici, nelle decorazioni urbane, e persino nel logo del Comune di Taranto. Il delfino, animale sacro del Mediterraneo, resta emblema di protezione e prosperità, e rappresenta la vocazione marittima della città, ancora oggi uno dei porti più importanti del Sud Italia.
Visitare Taranto significa dunque entrare in un luogo dove mito e storia convivono, dove il passato greco riaffiora nei nomi, nelle pietre e nei simboli. Per il viaggiatore curioso, questa è una lezione di identità collettiva che unisce spiritualità antica e vitalità contemporanea.
Scoprire Taras è anche un’esperienza artistica e sensoriale. L’icona del ragazzo sul delfino è oggi protagonista di un percorso urbano che lega arte, paesaggio e turismo culturale. Il punto di partenza ideale è il Museo Archeologico Nazionale MArTA, che racconta con reperti e pannelli multimediali la vita della polis magnogreca.
Da lì, il cammino continua verso il Lungomare Vittorio Emanuele II, dove sorge la statua contemporanea di Taras, simbolo fotografatissimo della città. Il bronzo brilla alla luce del tramonto e riflette il mare del Mar Grande, creando un dialogo visivo con il Ponte Girevole e il Castello Aragonese. Lungo il percorso, installazioni e opere di street art reimmaginano il mito in chiave pop e moderna, unendo memoria antica e linguaggio urbano.
Chi visita Taranto vive così un viaggio circolare: dal museo alla città, dall’antico al contemporaneo, dalla conoscenza all’emozione. Taras diventa una chiave di lettura del territorio, capace di unire cultura, turismo e identità.
Oggi Taranto è una città che rinasce proprio a partire dai suoi simboli. Il ragazzo sul delfino è ovunque: nelle rotatorie artistiche, nei murales del centro, nei souvenir di ceramica, nei progetti di valorizzazione urbana. È un esempio di come un mito possa diventare strumento di marketing territoriale e racconto collettivo.
L’esperienza del visitatore si arricchisce di suoni, profumi e colori: il rumore del mare che incontra la pietra dei bastioni, la salsedine che si mescola all’aroma di cozze tarantine, il bronzo che brilla sotto il sole del Sud. Passeggiare lungo il mare, osservare la statua di Taras e lasciarsi avvolgere dalla luce dorata del tramonto diventa un gesto di connessione autentica con la città.
Il mito, quindi, non è più solo racconto del passato ma filo rosso della contemporaneità. Taranto si propone come meta ideale per chi cerca esperienze culturali e paesaggi emozionali, lontani dal turismo di massa ma ricchi di significato.
Visitare Taras significa scoprire una Puglia colta e mediterranea, dove la storia diventa visione e la leggenda continua a vivere nel cuore e nello sguardo dei viaggiatori.